Esigenze alimentari specifiche per cani e gatti anziani

L’invecchiamento è un normale processo fisiologico a cui tutti i nostri animali vanno incontro.
In tale periodo della vita cambiamenti fisiologici e/o patologici possono verificarsi a carico di diversi distretti anatomici. Come emerge da studi recenti, la popolazione di cani e gatti anziani è in continuo aumento grazie alla maggiore attenzione alle cure sanitarie e all’alimentazione.
L’alimentazione riveste un ruolo centrale e deve essere personalizzata in base alle singole e specifiche necessità diverse per ciascun animale.

Alcuni nutrienti svolgono un ruolo chiave negli alimenti destinati ai soggetti anziani ed è quindi necessario valutarne attentamente la loro presenza. Obiettivo fondamentale di ogni dieta è quello di mantenere il peso corporeo e lo stato di salute.

DENSITA’ ENERGETICA BILANCIATA

Nei soggetti anziani, il fabbisogno energetico può essere diminuito con il progredire dell’età. Tale riduzione è dovuta al progressivo declino della massa magra che spesso si verifica durante l’invecchiamento, poiché è la massa magra la principale responsabile del metabolismo basale.

AUMENTO FABBISOGNO PROTEICO

Spesso nella dieta dei soggetti anziani la quota proteica viene ridotta, senza una reale necessità: infatti solo in caso di specifiche patologie si deve intervenire in tale senso.
Solo e unicamente se il veterinario ha diagnosticato una patologia che porta all’incapacità dell’organismo ad eliminare il prodotto di scarto delle proteine, dobbiamo ridurre il tenore proteico. Non esistono studi che dimostrino come una riduzione delle proteine possa avere effetti preventivi su determinate patologie, mentre è comprovato che tutti gli animali aumentano con l’età il turnover proteico e quindi il loro fabbisogno azotato.
Non solo la quantità, ma anche la qualità delle proteine deve essere attentamente valutata, le proteine utilizzate nell’alimentazione devono essere di facile assimilazione e ricche di aminoacidi essenziali come la carne, l’uovo e il pesce.
Nella specie felina, caratterizzata da un fabbisogno proteico maggiore legato alle specifiche vie metaboliche di questi carnivori stretti, quanto detto risulta ancor più vero.

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ACIDI GRASSI

Per mantenere il peso corporeo ideale spesso la quota dietetica di lipidi viene limitata, questa riduzione non può coinvolgere tutte le classi di grassi. In particolare, gli acidi grassi omega 3 a lunga catena (EPA – DHA), per il loro ruolo nella cascata infiammatoria e nel contrastare la disfunzione cognitiva del paziente anziano, devono essere adeguatemene integrati.

CONDROTINA E GLUCOSAMINA

Integrare la dieta con condrotina e glucosamina ha dei comprovati benefici sulla motilità articolare. I processi artrosici sono comuni nei pazienti anziani, la condrotina e la glucosamina rendono più idratata ed elastica, la cartilagine, diminuiscono l’attrito tra i capi articolari e quindi il dolore, inoltre facilitano i processi di riparazione.

APPETIBILITA’

Questi aspetti vanno considerati poiché l’olfatto è meno attivo e l’apparato oro dentale spesso è compromesso.
L’alimento proposto dovrebbe essere molto appetibile, nella scelta vanno preferite le aziende che offrono alimenti specifici per cani anziani sia nel formato umido che secco.

DIGERIBILITA’

I pazienti anziani hanno spesso difficoltà di masticazione che associate a un ridotto movimento rendono difficoltosa l’attività intestinale.

FIBRE

E’ ormai accertato che integrare la dieta di un paziente anziano con prebiotici, come gli Xilo-oligosaccaridi, porti a un miglioramento della funzionalità digestiva. I prebiotici sono carboidrati non digeribili che raggiungono il colon dove stimolano la crescita e l’attività della flora intestinale benefica.

CONCLUDENDO
La terza età degli animali domestici, come per l’uomo, è un momento fisiologico ben determinato con esigenze particolari che vanno considerate sia per il benessere del cane o del gatto, ma anche per continuare ad avere con i nostri pet una relazione di reciproco benessere.
Scegliere una dieta adeguata ai suoi fabbisogni, annotare e cogliere precocemente le modificazioni che avvengono nelle abitudini quotidiane dell’animale sono accortezze possono prolungare e migliorare la vita dell’animale anziano.

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