Fare il bagno al gatto: missione impossibile?

Si dice che i gatti non amino l’acqua, tendano a non bagnarsi e non abbiano bisogno di essere lavati. Ma è vero o si tratta soltanto di credenze antiche? Da dove nasce questa convinzione? L’origine arriva da molto lontano, ma non riguarda tutte le razze.

Dove c’è un gatto non ci deve essere acqua e dove c’è acqua non ci possono essere gatti. Questo presunto odio del gatto verso l’acqua ha radici evolutive e comportamentali. I nostri amici gatti, infatti, discendono da felini che abitavano terre aride, dove l’acqua era una risorsa rara e preziosa, non andava quindi sprecata. Inoltre, il pelo del gatto impiega molto tempo ad asciugare rendendo i 4 zampe vulnerabili al freddo. Tuttavia non tutti i gatti odiano l’acqua: ci sono razze specifiche che ne sono particolarmente attratte, come ad esempio il Maine Coon, il Bengala o il Turkish Van.

 

Devo lavare il mio gatto o ci pensa da sé?

Chi abita con un amico gatto sa bene che il felino trascorre molto tempo a leccarsi il pelo e a pulirsi. Questo gesto rappresenta la loro toilette quotidiana e guai a chi li disturba durante quella pratica. I gatti amano la pulizia e sono particolarmente attenti alla propria igiene. Grazie alla loro lingua ruvida e flessibile, trascorrono fino a 5 ore al giorno intenti alla propria pulizia. Leccarsi il pelo permette ai gatti di rimuovere polvere, sporco, peli e parassiti. Ma l’autopulizia dei gatti nasconde anche un segreto che in pochi conoscono: i gatti si leccano anche per rimuovere il proprio odore e risultare, così, “invisibili” al nemico.

Un momento di benessere e relax

L’abitudine del gatto di leccarsi e lavarsi è un’abitudine non soltanto igienica, ma emotivamente rassicurante. Il gatto prova piacere e una sensazione di benessere nel compiere questa pratica. Un gatto che smette di lavarsi manda un segnale forte: può essere un campanello d’allarme che indica stress, malattia o ansia.

Quando è necessario fare il bagno al gatto?

Si possono lavare i gatti? Sì, ma solo quando è necessario.
Anche se il gatto è noto per la sua pulizia impeccabile, ci sono situazioni in cui fare il bagno al gatto è fondamentale per la sua salute e il suo benessere. In particolare, è consigliato lavare il gatto in casa quando:

  • lo consiglia il veterinario in presenza di dermatiti o patologie cutanee;
  • il gatto è obeso e non riesce a pulirsi da solo;
  • il gatto ha problemi di salute e fatica a muoversi;
  • se si sporca con sostanze oleose, pericolose e maleodoranti;
  • in caso di presenza di pulci e altri parassiti e serve uno shampoo per gatti antiparassitario;
  • durante la muta per aiutarli a togliere il pelo morto.
  • dopo un intervento chirurgico o una malattia, per supportare l’igiene quotidiana. In questi casi, lavare il gatto in casa può essere un gesto di cura, purché fatto con delicatezza e nel rispetto delle sue esigenze, e dopo aver consultato il veterinario.

Come si lava un gatto in casa?

Talvolta lavare un gatto in casa può diventare una missione impossibile, ma con la giusta preparazione, sarà tutto più facile. La prima regola in assoluto è rispettare la sensibilità di ogni gatto senza forzature. La preparazione prima del bagno è fondamentale.

Come preparare l’ambiente in cui si svolgerà il bagno

Per far sì che tutto riesca al meglio, la preparazione dell’ambiente è fondamentale. Bastano piccoli accorgimenti per garantire un’esperienza tranquilla a gatti e padroni:

  • Preparare il lavandino o la bacinella riempiendoli con acqua tiepida (non calda);
  • Utilizza un premietto per avvicinare il gatto lasciandolo tranquillo;
  • Comincia a bagnarlo soltanto nella parte inferiore del corpo evitando testa, occhi e orecchie;
  • Applica lo shampoo o il prodotto che vuoi utilizzare, ma sempre con movimenti delicati e rilassanti;
  • Risciacqua con acqua tiepida;
  • Asciuga l’amico gatto in un asciugamano morbido;
  • Utilizza il phon per asciugare bene, ma soltanto se il tuo gatto non ne ha paura.

 

Ricorda di preparare anche il gatto

Il gatto va preparato al momento del bagno. È ideale che gli vengano tagliate le unghie almeno un paio di giorni prima. Il suo pelo va spazzolato con pazienza prima del bagno, così che vengano eliminati nodi o peli morti. Cerca di accarezzare il gatto in modo che non sia spaventato ma sereno e tranquillo. Sono tutte piccole precauzioni che permetteranno di svolgere al meglio il bagno.

Lavare il gatto a secco: la soluzione se non ama l’acqua

Alcuni gatti sono davvero “allergici” all’acqua, e forzarli può generare stress inutile. In questi casi, puoi scegliere di lavare il gatto a secco, una pratica sempre più diffusa e sicura.
Oggi esistono ottimi prodotti senza risciacquo: mousse delicate, schiume detergenti, salviette per gatti ipoallergeniche e polveri naturali che rimuovono sporco e odori.
Il bagno a secco è ideale per gatti anziani, debilitati o convalescenti, ma anche come igienizzazione intermedia tra un bagno e l’altro. Basta una passata e il tuo micio sarà pulito e profumato, senza una goccia d’acqua.

 

La regola d’oro che vale per tutti i gatti

La regola che vale per tutti i gatti del mondo è quella di non far mai sentire il nostro felino in pericolo. Se il gatto non ama il bagno è inutile forzarlo a farlo, è bene mantenere sempre la calma e premiarlo a fine bagnetto per rendere l’esperienza positiva.
Con un po’ di attenzione, il bagno può diventare addirittura un momento piacevole per il micio. Anche in questo caso è bene prestare attenzione ai singoli gusti e alle preferenze del gatto (fonte: www.my-persoonaltrainer.com).

E se proprio è “allergico” all’acqua, ricordiamo che fare il bagno al gatto non è obbligatorio. Basta curarlo e spazzolarlo con cura, tamponarlo con prodotti idonei e adeguarsi alle sue aspettative. Il gatto è un animale affascinante, libero e dalla grazia innata. Inutile insistere. Alla fine, sceglie lui!

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