La dermatite atopica nel nostro amico Fido rappresenta una delle malattie cutanee più fastidiose e comuni. Si tratta di una patologia infiammatoria cronica della cute in risposta (esagerata) del sistema immunitario a delle sostanze ambientali comuni come i pollini, gli acari della polvere, le muffe, i peli degli altri animali.
Questa condizione causa un prurito molto intenso sulla pelle, arrossamenti e perdita del pelo nelle zone colpite. Se si riconoscono in fretta i sintomi, è possibile trattarla in tempo e la tempestività è fondamentale per migliorare la qualità di vita del nostro amico peloso. La malattia si manifesta principalmente tra i 6 mesi e i 3 anni di età del cane. Ha un andamento cronico con ricadute e periodi di miglioramento.
Cosa significa un andamento cronico nelle malattie
L’andamento cronico in una malattia significa che la condizione durerà per molto tempo e non guarirà mai definitivamente, ma può essere gestita. Nel caso della dermatite atopica potremo osservare:
– sintomi che si ripresentano in modo ciclico;
– momenti di miglioramento e ricadute (che dipendono molto anche dalle stagioni);
– necessità di continuare a curare il cane.
Per cercare di tenere i sintomi sotto controllo è fondamentale riuscire a gestire la patologia anche attraverso l’igiene del cane, visite dal veterinario, l’assunzione dei farmaci e una corretta alimentazione.
Il prurito: il sintomo più fastidioso della dermatite
La dermatite è una malattia pruriginosa, uno dei disturbi più comuni per cui cani e gatti vengono portati in visita dal veterinario. Pur essendo un disturbo molto comune, è altrettanto difficile da debellare. Inoltre, è un problema difficile da gestire anche per il proprietario dell’animale. Il prurito è associato a molte patologie. È un problema ostico e, prima di riuscire a stabilire una diagnosi certa da associare a una terapia efficace, può essere necessario parecchio tempo. Questo influisce negativamente sia sul benessere del cane sia sulla sfera emotiva del proprietario.
La dermatite atopica nel cane
La principale forma di dermatite allergica pruriginosa nel cane e nel gatto è la dermatite atopica.
Si calcola che circa il 15% dei cani possa essere predisposto a una forma di dermatite pruriginosa, su base genetica, scatenata da un’allergia ambientale o alimentare.
Le razze maggiormente predisposte
In alcune razze esiste una forte predisposizione genetica e il tasso di incidenza può arrivare fino al 30%. Le razze più colpite sono:
- il pastore tedesco,
- il labrador,
- il boxer
- i terrier,
- i cani di piccola taglia e a manto chiaro.
Nonostante, come abbiamo visto, esistano alcune razze particolarmente predisposte allo sviluppo della malattia, qualsiasi cane e qualsiasi gatto può esserne colpito. In caso di prurito, quindi, è necessario portarlo dal veterinario tempestivamente.
Sintomi e gestione della dermatite atopica
Il prurito è il sintomo principale di tutte le malattie infiammatorie della cute. Ridurlo il più possibile è l’obiettivo del veterinario in una prima fase di cura. Subito dopo andrà a gestire le lesioni dovute al continuo grattamento/leccamento della parte interessata da parte di Fido. Le lesioni cutanee modificano in modo significativo la permeabilità cutanea, permettendo il passaggio di ulteriori allergeni all’interno della cute, alimentando il prurito e innescando una reazione continua. La cute erosa può essere coinvolta in infezioni batteriche o fungine secondarie che complicano la gestione clinica.
L’importanza dell’alimentazione
L’alimentazione gioca un ruolo importante nella gestione del sintomo. Una dieta idrolizzata a basso contenuto di allergeni, senza cereali e ricca di antiossidanti è da preferire in caso di dermatite atopica per escludere una correlazione tra la componente alimentare e il prurito.
Molte evidenze scientifiche (Davis 1989; Davis 1994; Kallaya Eamlamnam 2006; Misawa 2011; Wahedi 2017; Hęś 2019) mostrano come un’alimentazione con integrazione di Aloe Vera sia utile per neutralizzare i radicali liberi negli animali con dermatite atopica e supportare il sistema immunitario con un’efficace azione rigenerativa della pelle, determinando un’accelerazione della guarigione.
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Distinguere un fungo dalla dermatite atopica
È spesso difficile riuscire a distinguere un’infezione fungina da una dermatite perché entrambe le condizioni presentano sintomi molto simili.
La dermatite presenta:
- prurito intenso e costante;
- odore quasi sempre assente;
- lesioni diffuse e infiammate;
- colpisce orecchie, zampe e inguine;
- non è contagiosa.
L’infezione fungina invece presenta:
- prurito moderato;
- odore forte e sgradevole;
- lesioni localizzate e con croste;
- colpisce schiena, testa e zampe;
- a volte è contagiosa.
Le domande più frequenti sulla dermatite atopica
Quando si manifesta la dermatite atopica? La dermatite atopica si manifesta più spesso tra i 6 mesi e i 3 anni di età e ha un andamento cronico, con periodi di miglioramento e ricadute.
Quali sono i sintomi della dermatite atopica? I sintomi principali nel cane sono il prurito persistente, arrossamenti e irritazioni cutanee, pelo diradato, presenza di lesioni o croste. Ma ricorda: ogni cane può presentare sintomi diversi.
Come si diagnostica la dermatite atopica? La valutazione veterinaria è fondamentale per comprendere se si tratta di dermatite atopica ed escludere altre cause di prurito.
Come si cura la dermatite atopica? Non guarisce completamente, ma è possibile tenerla sotto controllo con farmaci antinfiammatori o immunomodulatori, antistaminici, shampoo medicanti, dieta ipoallergenica o a eliminazione, immunoterapia specifica.
Molti dei nostri amici a 4 zampe (anche i gatti) soffrono di dermatite atopica, ma con le giuste cure, il supporto del veterinario e qualche attenzione è possibile convivere in serenità e senza rischi, cercando di alleviare quanto più possibile il fastidio del prurito al nostro amico Fido.