Chi vive con un micio lo sa: vederlo mangiare con gusto è una gioia autentica! Anche se potrebbe sembrare un gesto di routine un po’ scontato, l’alimentazione è molto importante ed è come se fosse un linguaggio intrinseco di comunicazione. Quando il gatto mangia con appetito e soddisfazione ci sta dimostrando fiducia e benessere, ci comunica che è sereno e che si sente protetto. Ciò che gli stiamo offrendo nella sua ciotola incontra bisogni e desideri felini.
Un gatto che mangia bene comunica che tutto funziona a meraviglia
Quindi, quando il nostro gatto mangia con appetito ci sentiamo gratificati perché abbiamo la certezza di prenderci cura di lui in modo completo. L’alimentazione di un gatto ha un significato molto più profondo che riempire due volte al giorno la sua ciotola. E cosa succede, invece, quando il gatto manifesta del malessere nei confronti del cibo?

Un linguaggio che ci racconta molto
Purtroppo molto spesso accade che un gatto manifesti malessere dinanzi alla sua ciotola o subito dopo aver mangiato. Se impariamo a osservarlo e a capirlo sicuramente riusciremo a trovare la strada giusta per aiutarlo. Ci sono alcuni segnali molto comuni che ci possono aiutare a capire che qualcosa non funziona come dovrebbe.
Alcuni segnali chiave per capire che Micio è allergico o intollerante
Capire che il nostro gatto soffre di disturbi come l’allergia o l’intolleranza non è sempre facile, ma l’attenzione ai particolari ci può aiutare molto. I sintomi possono essere graduali, subdoli e sovrapponibili ad altri disturbi, ma se sappiamo osservarli con attenzione diventano inequivocabili.
Cosa fa il tuo gatto dopo aver mangiato?
Un gatto che sta sviluppando (o ha già sviluppato) intolleranze o allergie dopo il pasto tenderà a grattarsi intensamente, a perdere pelo, a vomitare o ad avere disturbi intestinali frequenti. Anche l’infiammazione alle orecchie è un sintomo molto specifico, così come le infiammazioni cutanee.
Escludere altre cause comuni
Ci sono sintomi comuni che spesso sono associati ad altre cause come i parassiti esterni, i problemi ambientali e le infezioni (o altre patologie più complesse). Prima di pensare che il gatto possa avere intolleranze o allergie, è meglio portarlo dal veterinario in modo da poter escludere cause che non dipendono dal cibo.
Ricorda esattamente cosa mangia
Per riuscire inizialmente a comprendere le cause di malessere legate al cibo, è strategico compilare un piccolo diario quotidiano in cui tutto viene annotato. È importante scrivere gli ingredienti principali contenuti nella ciotola di Micio, la marca e il tipo di cibo, l’ora dei pasti e gli eventuali sintomi comparsi dopo l’assunzione. Tutto questo è importante per individuare le correlazioni tra un alimento e le reazioni avverse.

Un’alimentazione che aiuta
Con la supervisione del tuo veterinario di fiducia prova a sottoporre il tuo gatto a una dieta a esclusione cominciando dall’inserimento di una proteina nuova, mai mangiata prima dal tuo micio, associata a una fonte di carboidrati semplice. Procedi seguendo le tempistiche che ti indicherà il veterinario (solitamente 8-12 settimane), reintroduci un alimento alla volta per capire a quale sia intollerante.
Gatto allergico: l’importanza dell’alimentazione
È possibile, quindi, affermare che quando un gatto è allergico o intollerante sia assolutamente necessario introdurre un approccio all’alimentazione che sia attento e sistematico. Queste situazioni di allergie e intolleranze sono tutt’altro che rare e sapere cosa fare è il primo passo verso la garanzia di benessere.
Ricordati che…
Le proteine sono la causa più diffusa di intolleranze e allergie. I gatti non sviluppano allergie a ingredienti “nuovi”, ma a quelli a cui sono esposti da lungo tempo. I cibi più frequentemente associati a intolleranze e allergie sono:
- il pollo;
- il manzo;
- il pesce;
- i latticini;
- le uova;
- il grano e il mais.
Gli alimenti consigliati da Monge per gatti allergici
Una volta appurato che il tuo gatto è allergico o intollerante è necessario introdurre una proteina nuova che non sia mai stata mangiata in precedenza come ad esempio anatra, cervo o coniglio. Evita di dare al gatto premietti, resti della tavola o cibo di altri animali (se ad esempio in casa ci sono altri pet). Evita il “fai da te”, scegli insieme al tuo veterinario di fiducia e utilizza cibo monoproteico di qualità, come ad esempio il Natural Superpremium Merluzzo o Trota, oppure il Patè di Manzo.

L’affetto per Micio sarà la chiave per capire
Come in ogni cosa, per capire se il tuo gatto soffre di intolleranze o allergie sarà necessario osservarlo attentamente, avere pazienza nel percorso di individuazione dell’allergene e dedizione nella scelta del cibo ideale per farlo stare bene. L’affetto incondizionato resterà la base per scegliere sempre al meglio la strada giusta.